Oggi oro per le spadiste e bronzo per la sciabola maschile
Salin: «Cinque giorni meravigliosi per città e scherma italiana»
Salin: «Cinque giorni meravigliosi per città e scherma italiana»
Cala il sipario sul Campionato europeo di scherma under 23, che per cinque giorni ha ha visto in pedana 281 atleti di 59 da 29 Nazioni, tra cui i migliori talenti giovanili a livello continentale, che si sono dati battaglia in 1.200 assalti, per aggiudicarsi le 42 medaglie in palio.
Alla fine il medagliere ha visto trionfare la delegazione azzurra, che ha messo in bacheca 19 titoli: 7 ori, 5 argenti e 7 bronzi.
L’ultimo oro è arrivato dalla spada femminile a squadre, che in finale ha battuto la Russia di Yulia Lichagina, Alena Komarova, Victoria Kuzmenkova (argento individuale) e Valentina Lushina per 45-33, guadagnando il gradino più alto del podio. Le azzurre Alberta Santuccio, Federica Santandrea, Camilla Batini e Luisa Tesserin, queste ultime rispettivamente oro e bronzo individuale sabato, avevano sconfitto in mattinata la Spagna 45-24 e in semifinale la Romania 45-29.
L’ultimo oro è arrivato dalla spada femminile a squadre, che in finale ha battuto la Russia di Yulia Lichagina, Alena Komarova, Victoria Kuzmenkova (argento individuale) e Valentina Lushina per 45-33, guadagnando il gradino più alto del podio. Le azzurre Alberta Santuccio, Federica Santandrea, Camilla Batini e Luisa Tesserin, queste ultime rispettivamente oro e bronzo individuale sabato, avevano sconfitto in mattinata la Spagna 45-24 e in semifinale la Romania 45-29.
Solo bronzo per l’Italia nella gara di sciabola maschile a squadre, vinta dalla Russia di Vyacheslav Iskandarov, Andrey Korobko, Rostislav Krasilnikov, Alexander Trushakov per 45-34 contro i bielorussi Artsiom Novikau (vincitore dell’argento individuale), Mikhail Akula, Siarhei Shachanin, Artisiom Karabinski.
Alla squadra azzurra, composta da Luca Curatoli, Leonardo Affede, Stefano Scepi e Francesco Bonsanto, non è bastato annoverare l’oro e i due bronzi individuali per aver ragione in semifinale dei campioni, passati 45-39. L’Italia aveva battuto ai quarti la Georgia per 45-30. Nella finale per il podio gli azzurri hanno sconfitto di misura la Romania di Madalin Bucur, Dragos Sirbu, Iulian Teodosiu e George Iancu per 45-44.
Alla squadra azzurra, composta da Luca Curatoli, Leonardo Affede, Stefano Scepi e Francesco Bonsanto, non è bastato annoverare l’oro e i due bronzi individuali per aver ragione in semifinale dei campioni, passati 45-39. L’Italia aveva battuto ai quarti la Georgia per 45-30. Nella finale per il podio gli azzurri hanno sconfitto di misura la Romania di Madalin Bucur, Dragos Sirbu, Iulian Teodosiu e George Iancu per 45-44.
Con gli ultimi due podi a squadre si sono quindi conclusi cinque giorni e 100 ore di gare che hanno portato a Vicenza oltre 1.200 persone e visto attorno agli atleti un nutrito staff e una cinquantina di volontari del Circolo della spada e dell’istituto “Farina” di Vicenza, impegnati a garantire che tutto si svolgesse al meglio.
Soddisfatto il presidente del Circolo della spada Matteo Salin. «Sono stati cinque giorni meravigliosi per Vicenza e per la scherma italiana – afferma – che hanno permesso di dimostrare, che una città come la nostra è in grado di ospitare manifestazioni internazionali di grande valore. Un grazie va all’Amministrazione, che ci ha dato una mano, agli sponsor e a tutti coloro che hanno permesso di portare fino in fondo con successo l’evento. La vicinanza della città è stata dimostrata anche dal fatto che il sindaco Achille Variati abbia scelto di venire a premiare gli atleti indossando la fascia tricolore. Spero sia un’occasione per ragionare e fare in modo che a Vicenza si organizzi qualcosa di ancora più grande e importante nel prossimo futuro».
Contento anche Frantisek Janda, presidente della European fencing confederation. «L’organizzazione è stata fantastica e Vicenza ha permesso di alzare il livello qualitativo di questo campionato. La Efc è molto soddisfatta. E stupendo è stato anche veder gareggiare in una struttura del 21° secolo e poi nel Teatro Olimpico del 1500».
Parla dell’organizzazione, ma anche dei risultati agonistici Luigi Campofreda, capo della delegazione italiana. «Meglio di così non poteva andare – chiosa – sia da un punto di vista dell’ospitalità che dei risultati e delle speranze per il futuro. Abbiamo toccato con mano che il futuro è assicurato da questi ragazzi, i cui risultati sono il premio per il lavoro fatto finora. Vicenza ci ha ospitati in maniera egregia ed è stato un orgoglio essere la federazione ospitante in un luogo così. La bellezza della città è il valore aggiunto e ci fa essere un team di successo in un luogo di successo nei confronti del resto d’Europa e anche del mondo».
E un grande aiuto è venuto dagli sponsor: Itas Assicurazioni; Veneto Banca; Fiera di Vicenza; Aim, che ha messo a disposizione le navette con grande disponibilità; Open Sky, che ha trasmesso l’evento su una web tv dedicata; Estel che ha fornito l’arredamento; Vicenzaè che ha supportato la parte legata all’accoglienza; Studio Adacta e Array System. Tra questi anche alcuni produttori vicentini, con le loro specialità offerte a volontari, staff e atleti: Loison, Pedon, Centrale del latte, Consorzio formaggio Asiago e Cantina Colli Vicentini
I risultati di oggi. Sciabola maschile a squadre: 1.Russia , 2. Bielorussia, 3. Italia. Spada femminile a squadre: 1. Italia, 2. Russia, 3. Polonia.
Il medagliere. Italia 7 ori, 5 argenti, 7 bronzi; Russia 4 ori, 2 argenti, 2 bronzi; Polonia 1 oro, 1 argento, 4 bronzi; Bielorussia 2 argenti; Germania 1 argento, 1 bronzo; Ungheria 1 argento; Romania 2 bronzi; Svizzera e Spagna 1 bronzo.