domenica 14 ottobre 2012 SPORT, pagina 52 Giornale di Vicenza
L´olimpionica ieri in passerella a Vicenza
Accoglienza speciale ieri pomeriggio al Circolo della spada per la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali. La fiorettista di Jesi, che a Londra ha vinto il bronzo individuale e l´oro a squadre, era attesa da duecento fan.
IN PEDANA. La schermitrice di Jesi era attesa da oltre duecento tifosi
Autografi e fiori Valentina “tocca” i cuori dei tifosi
Marta Benedetti
L´azzura, protagonista in serata di una cerimonia in Villa Cordellina, era ospite del Circolo della Spada
Valentina Vezzali con una sua giovane fan, ieri a Vicenza.
La classe è la stessa. In pedana, quando infligge la stoccata vincente; fuori, quando arriva per una toccata e fuga al Circolo della spada e si trova felicemente intrappolata tra un centinaio di bambini che le chiedono l´autografo. Lei, Valentina Vezzali, non tradisce le attese. Gli autografi li firma tutti, si mette in posa per le foto, sorride. Vincente e icona sportiva a tutto tondo. Il Circolo della spada presieduto da Matteo Salin ha vissuto un pomeriggio particolare. La Vezzali era attesa in via Riello per le 17.30. Doveva essere una cosa rapida, così è andata in effetti.
La classe è la stessa. In pedana, quando infligge la stoccata vincente; fuori, quando arriva per una toccata e fuga al Circolo della spada e si trova felicemente intrappolata tra un centinaio di bambini che le chiedono l´autografo. Lei, Valentina Vezzali, non tradisce le attese. Gli autografi li firma tutti, si mette in posa per le foto, sorride. Vincente e icona sportiva a tutto tondo. Il Circolo della spada presieduto da Matteo Salin ha vissuto un pomeriggio particolare. La Vezzali era attesa in via Riello per le 17.30. Doveva essere una cosa rapida, così è andata in effetti.
Tutti pazzi. Nemmeno il tempo di scendere dall´auto. La Vezzali è stata circondata da cento bambini che in mano tenevano carta e penna, ma non solo. C´è chi aveva il suo libro Io, Valentina Vezzali, chi addirittura un fiore. Come Talia, che presto inizierà a praticare la scherma ma intanto ha voluto lasciare un omaggio alla campionessa: un girasole. Federica, che si è fatta autografare il libro, non trattiene l´emozione. «Io tiro di spada ma lei è il mio idolo».
Autografi e scambi di omaggi. Al suo arrivo e prima di salire di nuovo in macchina per andarsene, la Vezzali ha firmato un mare di autografi. Poi, in palestra, il presidente Salin le ha consegnato un mazzo di fiori. Anche l´assessore allo sport del Comune, Umberto Nicolai, le ha lasciato un ricordo.
«Allargo la famiglia e poi punto su Rio»
L´incontro con la campionessa
È la prima volta che viene a Vicenza?
Quando vi è stata?
«Doveva essere il 1996. Qui, proprio in questa palestra, ho fatto alcuni ritiri con la Nazionale».
Felice di esserci tornata?
«Moltissimo, è bello a distanza di anni, riaffiorano i ricordi. E poi sono emozionata nel vedere tutti questi bambini, piccoli e sorridenti».
Molti di loro sono qui perché sperano, un giorno, di vincere anche solo qualcosa di quello che ha vinto lei.
«Faccio loro un grosso in bocca al lupo, così come a questo Circolo. Spero che le mie vittorie continuino a portare entusiasmo, ma soprattutto voglio dire a questi bambini che ce la mettano sempre tutta».
Ha detto che a Rio ci sarà. Ne è sempre sicura?
«Assolutamente sì, sto lavorando per quell´obiettivo».
Lei ha coronato molti sogni sportivi finora. Quale altro sogno si impegnerà a realizzare?
«Voglio allargare la famiglia, ad un certo punto è anche giusto staccare un po´ la spina dalle competizioni e dedicarsi parallelamente ad altro. Vorrei comunque continuare ad essere protagonista nella scherma».
A Londra ha vinto il bronzo nella gara individuale e l´oro a squadre. Ha anche fatto da alfiere per l´Italia. Inutile dire che per lei sono stati dei Giochi particolari.
«Sì, sicuramente. Anche se ogni Olimpiade mi ha regalato emozioni sempre nuove e diverse e mi ha permesso di crescere».
Incredibile com´è riuscita a riacciuffare la coreana nella finale che le ha regalato la medaglia di bronzo
«Ho lasciato che l´istinto prevalesse sulla ragione ».
Ma è più difficile vincere una medaglia, lei che ne ha vinte tante, oppure essere la mamma di Pietro?
«È molto più difficile fare la mamma, però questo ruolo allena e aiuta ad essere più forte».
Senta, com´è finita la polemica sul gelato con Elisa Di Francisca? Lei, rispondendole, ha detto che deve mangiare ancora tanti gelati in pedana